«La democrazia è proprio questo: essere protagonisti, insieme agli altri, del nostro domani» Prendiamo a prestito le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per introdurre il Manifesto del Pinerolese espressione dei soggetti che hanno dato vita al Progetto “Ripartiamo insieme” e che intendiamo CONDIVIDERE con le istituzioni, le imprese ed i cittadini
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Consulta qui il Manifesto di “Ripartiamo Insieme”
Con queste parole si apre il Manifesto di “Ripartiamo Insieme” che è una iniziativa nata nel maggio 2020 dalla volontà del Consorzio CPE e di CGIL, CISL e UIL di aiutare il Pinerolese a lavorare insieme verso obiettivi comuni di sviluppo e di crescita e creazione di lavoro. Un progetto senza colori né posizioni di parte che ha realizzato una sintesi degli obiettivi da raggiungere, riassunti nel Manifesto per il Pinerolese, un appello, affinché si agisca subito, ma soprattutto in modo unitario e condiviso, per ripartire e costruire insieme il futuro.
Il Manifesto per il Pinerolese si sviluppa su cinque punti o aree tematiche:
- Urbanistica e Infrastrutture
- Sviluppo economico, produttivo e occupazionale
- Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali e del patrimonio storico
- Ambiente
- Salute, inclusione sociale, lotta alla povertà, istruzione e formazione
È possibile per tutti leggere e scaricare il Manifesto per il Pinerolese sul sito web https://www.ripartiamoinsieme-pinerolese.it/wp-content/uploads/sites/4/2021/03/Manifesto.pdf e firmarlo sul canale https://www.change.org/p/il-pinerolese-il-manifesto-di-ripartiamo-insieme-agire-adesso-subito-per-lo-sviluppo-del-pinerolese-3a0f6a68-3c77-484c-9e4a-236b6639f2ef
Tra i primi firmatari del Manifesto si annoverano i Promotori di “Ripartiamo Insieme”, il Consorzio CPE e CGIL CISL UIL, i Presidenti Onorari del CPE nelle persone della Moderatora della Chiesa Valdese Alessandra Trotta, del Vescovo di Pinerolo Derio Olivero, del Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, del Presidente della Pontevecchio Acque Minerali Mario Damilano e del Direttore Generale ASL Asti Flavio Boraso (già direttore ASL TO3), Emilio Gardiol Presidente della Società di Mutuo Soccorso Pinerolese, Adriano Mione, Presidente della Società Mutua Pinerolese, la Diaconia Valdese, Sezione ANPI di Pinerolo, CFIQ, Confagricoltura, Acli Torino, Confcooperative Piemonte Nord, Legacoop Piemonte, UISP.
Nella elaborazione del Manifesto, volendo partire dall’attuale situazione, al fine di essere il più coerenti possibile con lo stato dell’arte è stato sviluppato il 1° Rapporto di “Ripartiamo Insieme” realizzato in collaborazione con la Camera di commercio di Torino e l’Agenzia Piemonte Lavoro. L’elaborato mette in evidenza indicatori socio-economici del Pinerolese nell’arco di tempo 2011-2020, con particolare attenzione all’impatto derivante dalla pandemia da COVID19. Uno studio importantissimo per il Pinerolese, fotografia delle valenze e criticità utili a tracciare le linee guida per un piano di sviluppo del Pinerolese.
“È la prima volta che Camera di commercio di Torino e Agenzia Piemonte Lavoro insieme realizzano una mappatura di uno specifico territorio incrociando i dati delle imprese con quelli dei nuovi contratti di lavoro – spiega Enzo Pompilio D’Alicandro, Vicepresidente dell’ente camerale torinese. – I dati che emergono da questa completa analisi mostrano un territorio con un tessuto imprenditoriale che, seppur in contrazione negli ultimi 10 anni, esprime specifiche vocazioni imprenditoriali e andamenti diversificati. Certamente alcuni dati, come lo stop alle nuove aperture o la grande maggioranza di contratti flessibili, costituiscono segnali di preoccupazione e confermano la necessità di azioni di sistema come il Manifesto di Ripartiamo Insieme”.
Il sistema imprenditoriale del pinerolese
Con oltre 17mila localizzazioni di impresa (che includono sedi e unità locali), di cui 13.985 sedi e 3.032 unità locali, e 39.579 addetti, il pinerolese si conferma ad alta densità imprenditoriale, con il 35,9% delle sedi di impresa concentrate nei comuni di Pinerolo, Cavour e Volvera.
Negli anni, la presenza imprenditoriale si è costantemente ridotta sul territorio, passando da 18.324 localizzazioni d’impresa nel 2011 alle attuali 17mila. La riduzione è stata trainata dal calo dello stock di sedi d’impresa (-0,5% nell’ultimo anno; -9,7% fra 2011 e 2020), mentre hanno continuato a crescere le unità locali (+6,7%).
Un’analisi delle imprese per forma giuridica rivela una presenza predominante di imprese individuali (il 65,7%), seguite dalle società di persona (21,4%), mentre le società di capitali sono ancora poco radicate (11,4% contro il 21,4% provinciale).
Guardando al settore di attività economica si rileva una significativa presenza di aziende agricole (il 18,5% rispetto al 5,3% provinciale), di imprese manifatturiere (10,4%) ed edili (16,7%), mentre è più bassa l’incidenza delle attività di servizi turistici, alle imprese o alle persona. Analizzando infine le categorie di imprese, si evidenzia che le imprese giovanili qui rappresentano il 9,5% del tessuto imprenditoriale, le femminili il 22%, mentre le straniere il 6,4%. Nell’ultimo decennio le imprese giovanili e femminili hanno mostrato numeri in diminuzione, in lieve crescita invece le imprese straniere.
Cosa è accaduto nel 2020? Anche sul territorio pinerolese, come nel resto del torinese, la dinamica dei flussi di nuove iscrizioni e cessazioni d’imprese ha subito una battuta d’arresto dovuta alla crisi connessa all’attuale emergenza sanitaria: sia le nuove aperture (706 in 12 mesi), sia le chiusure (633) hanno raggiunto il livello più basso dell’ultimo decennio e il tasso di crescita si è assestato ad un -0,52% (più basso rispetto a quello torinese pari al +0,16%). Si è riscontrata quindi una sostanziale immobilità, segno di un atteggiamento attendista degli imprenditori, prudenti sia nell’avviare nuove attività, sia nel chiudere definitivamente quelle in essere, in attesa di eventuali misure di sostegno. Nel 2020, tutti i settori hanno subito una contrazione dello stock di imprese registrate, ad eccezione di edilizia (+0,7%), servizi di alloggio e ristorazione (+0,2%) e servizi pubblici, sociali e personali (+0,8%).
Il mercato del lavoro
L’analisi della natimortalità imprenditoriale nel territorio del pinerolese è stata infine arricchita da un focus dedicato al mercato del lavoro e all’attivazione di nuovi rapporti di lavoro all’interno dell’area. L’approfondimento è stato reso possibile dalla collaborazione fra Camera di commercio di Torino e Agenzia Piemonte Lavoro, che per la prima volta ha permesso di incrociare l’elenco estratto dal Registro Imprese della Camera di commercio di Torino e l’insieme generale dei rapporti di lavoro attivati con luogo di lavoro nel bacino di riferimento. L’obiettivo, nel quadro più generale degli avviamenti dichiarati sul territorio, era comprendere anche come e quanto il sistema imprenditoriale abbia movimentato il mercato del lavoro nel corso dell’ultimo anno.
Nel 2020 2.843 soggetti, tra cui imprese o altre realtà come enti locali, istituti scolastici, associazioni, fondazioni, ecc., hanno stipulato complessivamente 14.275 contratti di lavoro. Di questi, il 15,6% è rappresentato da tipologie contrattuali stabili (Tempo Indeterminato e Apprendistato), mentre il rimanente 84,4% interessa tipologie contrattuali flessibili. I contratti hanno interessato complessivamente 11.275 lavoratori di cui il 49,3% donne e il 35,1% giovani under 30.
Il 67% dei nuovi rapporti di lavoro (9.559) è stato avviato da imprese attive nel pinerolese a cui fanno riferimento 2.458 localizzazioni (il 15,7% della popolazione di imprese locale), prevalentemente operative nella manifattura (il 19,4%), nel commercio (il 18,3%) e nei servizi di alloggio e ristorazione e in quelli orientati alle imprese (il 15,7% e il 15,5% delle imprese che hanno assunto).
I promotori di “Ripartiamo Insieme” hanno, quindi, deciso di istituire una sorta di osservatorio permanente finalizzato a proseguire nel tempo l’analisi dei dati socio-economici del Pinerolese, sarà così, costantemente monitorata l’evoluzione della situazione e misurata, parallelamente, l’efficacia delle azioni intraprese.
Sulla scorta di questi dati, e grazie al lavoro svolto dai diversi tavoli istituiti all’interno del Progetto Ripartiamo Insieme” (www.ripartiamoinsieme-pinerolese.it), sono state individuate le esigenze del territorio che vanno dallo sviluppo economico e industriale, a quello turistico, al sostegno sociale ai cittadini, all’occupazione, alla mobilità sostenibile, alla ormai imprescindibile transizione green alle quali si intende dare una risposta attraverso le linee di indirizzo tracciate nel Manifesto, il tutto con lo scopo di creare sviluppo e opportunità lavorative.
“Il Manifesto vuole essere un documento unitario di ciò che al Pinerolese necessita per guardare con visione prospettica e imparziale al proprio futuro, abbandonando le contrapposizioni di parte e le differenti appartenenze, ma guardando all’oggettività di ciò che deve essere fatto e al farlo bene – hanno dichiarato i Promotori di Ripartiamo Insieme (Consorzio CPE, CGIL, CISL, UIL)”. Il Pinerolese necessita di mettere a sistema le eccellenze esistenti e le opportunità che si presenteranno, in modo da recuperare quella cultura di territorio che negli anni è passata in secondo piano. In un mondo che spesso si mette in evidenza per le divisioni, il Manifesto rappresenta un prendere coscienza di cosa dobbiamo fare e per sviluppare una cultura territoriale per il futuro del nostro Pinerolese.”